• Piano basculante per banco fresa

 ― Piano basculante per banco fresa

 

L'idea mi è venuta consultando i listini delle morse orientabili su due e tre assi, (troppo costose).
Quindi di buona lena ho subito messo mano al disegno: prima abbozzando velocemente il congegno nel suo insieme poi entrando nel dettaglio. Ne è uscito fuori un progettino in due tavole. Per le misure mi sono regolato in base al materiale che avevo disponibile e alle dimensioni del mio banco a croce.


Ho iniziato stampando i disegni dei vari pezzi su carta adesiva A4, poi li ho attaccati su pezzi di alluminio che ho poi tagliato con la sega a nastro e rifinito a lima e abrasivo fine.



Poi ho tracciato ed eseguito i fori dei quali alcuni svasati per annegarvi la testa delle viti.



Ho filettato tutti i fori liberi del piano di lavoro. (alquanto noioso)



Al tornio ho ricavato i due assi e i due pomelli di arresto godronati.




Gli elementi che hanno richiesto una lavorazione più lunga sono stati i due goniometri.
Per la loro realizzazione ho proceduto in tre fasi: ricavare la geometria dei pezzi; tracciare la scala graduata, punzonare tacche e numeri.


Ecco in dettaglio:

geometria dei pezzi

 

una volta ottenuta la forma perimetrale mi sono ingegnato per ricavare l'asola arcuata. Per ciò ho praticato un forellino in corrispondenza dell'asse di rotazione e ho fatto passare attraverso di esso un chiodino dello stesso diametro che mi ha permesso di vincolare il goniometro su di una tavoletta di legno. Posizionato il tutto sul banco a croce della fresatrice, ho cominciato a fresare l'asola ruotando il pezzo a mano e con un affondo di 0,1 mm per passata. Questo sistema poco ortodosso ed alquanto pericoloso, vivamente lo sconsiglio specialmente per la salvaguardia delle mani;


 

 

ho eseguito il foro da 10 mm e quelli per il fissaggio;


tracciatura della scala graduata

per lavorare radialmente al centro di rotazione del goniometro ho realizzato un supporto da fissare con un morsetto al mio tavolo da lavoro (tavolo della cucina) utilizzando un pezzo di legno e un tondino di acciaio da 10 mm.



Per la tracciatura delle tacche ho fatto una guida usando un pezzo di faggio sagomato ad hoc e sacrificando un righello in acciaio.
Particolarità della guida è che il filo del righello deve passare per il centro di rotazione del goniometro.

 

 

Poi ho incollato il disegno della scala graduata e con un taglierino ho segnato le tacche.

 

 

 

Con questa lavorazione mi sono reso conto della enorme difficoltà, vista in termini pratici, di riuscire a realizzare una scala unitaria con il relativo nonio che mi facesse apprezzare il ventesimo di grado.

Ho dovuto invece accontentarmi di una divisione ogni due gradi e il nonio con la sensibilità del singolo grado.

punzonatura tacche e numeri


Per imprimere le tacche ho ricavato
da una vecchia lima una sorta di punzone rettangolare e per poterlo usare nella giusta posizione ho dovuto fare una seconda guida di legno di faggio.

 

 

 

 

 

 





Anche per marcare i numeri ho dovuto inventarmi una guida in faggio.

 


Ho usato poi un legnetto di spessore calcolato per marcare la seconda cifra.



Successivamente ho colmato abbondantemente le cavità lasciate dalla punzonatura con vernice a smalto nera e dopo due giorni di asciugatura ho levigato con carta abrasiva n. 400 ad acqua il surplus di colore ottenendo il risultato in figura.



Una volta ricavati tutti i pezzi ...



ho assemblato il tutto.




Operazione successiva è stata quella di marcare il nonio. Con l'aiuto di un truschino ho posizionato il piano di lavoro parallelo alla base di appoggio. Poi ho segnato le tacche del nonio e le ho trattate come già fatto con il goniometro.


 

Infine con 2 bulloncini a brugola, due viti con testa tonda piana e due pezzetti di ottone ho creato i due morsetti che si vedono in figura.

 

 


Nella sezione download trovi il progetto da scaricare.

 

 

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Renato Brunetti WebMaster