Mi ha sempre incuriosito la scultura del marmo così ho voluto fare una prova.
Per iniziare ho pensato che sarebbe stato opportuno andare sul facile, quindi niente di complicato, per cui ho scelto di realizzare un’epigrafe da appendere al muro.
Ho guardato diversi reperti dell’antichità classica e la mia attenzione si è soffermata sul cosiddetto quadrato del SATOR.
Si tratta di una composizione palindroma di cinque parole: SATOR, AREPO, TENET, OPERA e ROTAS le quali disposte in griglia assumono un misterioso significato non ancora svelato. Diversi esempi sparsi per l’Europa si sono ritrovati sia in forma di graffiti che in epigrafi marmoree.
La maggior parte dei reperti trovati riportano le cinque parole incise in cavo, io ho scelto di avere le scritte in rilievo.
La prima cosa che ho fatto è stata quella di procurarmi una lastra di marmo 500x500x50, non ci sono riuscito, il marmo da 50 mm è poco commerciale. Così tramite un amico ho ricevuto un marmo 500x500x40 del peso di 27 Kg.
Poi ho disegnato al CAD gli otto caratteri (A,E,N,O,P,R,S,T) per poi ricavarne delle sagomine di plastica alte 77 mm.

Non avendo esempi pratici dell’arte scultorea né consigli da seguire ho fatto di testa mia: ho ordinato online presso un negozio di attrezzature per marmisti cinque scalpelli scelti senza nessuna cognizione precisa e cioè: due scalpelli, una subbia, una gradina e un’unghietta.

Ho costruito un tavolo da lavoro a misura del marmo interponendo tra il piano del tavolo e il marmo una lastra in polistirene estruso da 50 mm per attutire il rumore dei colpi di martello per non disturbare i miei vicini.



Sul marmo ho tracciato a matita il reticolo ove posizionate i caratteri anch’essi ricopiati a matita. Ho cominciato poi a togliere materiale.

Non è facile controllare la rimozione della particole che volano in ogni direzione sotto i colpi del martello. Poi con attenzione si riesce a capire che non è solo l’intensità del colpo ma importante è l’angolo di inclinazione e il verso che si danno allo scalpello.
Per evitare sbeccature incontrollate ho segnato tenendomi un po’ largo i bordi dei caratteri con un mini disco diamantato montato su un elettroutensile tipo Dremel


Inizialmente avevo pensato ad un piano liscio con i caratteri a rilievo, mi sono accorto però che non avevo abbastanza esperienza per eseguire un piano liscio. Ho optato quindi per una texture eseguita a colpetti di gradina. Ed è stato un bene perchè, a mio avviso, il risultato è risultato più gradevole.

Poi sui bordi superiore ed inferiore della lastra ho annegato usando una colla epossidica, quattro bussole, due per lato, in ottone filettate M8

Per il fissaggio alla parete ho costruito due staffe utilizzando due piattine 30x4x500 e quattro squadretti ricavati da un angolare inox. Piattine e squadretti li ho assemblati con ribattini in acciaio. Per mantenere l’equidistanza tra la foratura delle staffe e le bussuole sulla lastra ho incollato dei ritagli di mdf alle staffe stesse

Ho usato un feltro adesivo per isolare le staffe dalla parete

Fissaggio alla parete

Rimozione dei ritagli di mdf



Fissaggio con quattro viti inox tpce

