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 — La parte mobile

 

La parte mobile è costituita da quatto parti: la tavoletta di base; un sostegno porta-asse, un disco rotante; il motore con la parte elettrica.
La tavoletta di base, ricavata da un pezzo di legno massello presenta nella parte inferiore due cave rettangolari che faranno spazio ai rulli gommati più le svasature per alloggiare le teste delle viti di montaggio e nella parte superiore una fresatura disegnante un rettangolo dove si incastrerà il carterino a protezione del motore.



Per avere un movimento abbastanza rettilineo della parte mobile senza l'ausilio di una guida, ho sostituito le ruote con due rulli gommati ricavati dall'asta di trascinamento carta di una vecchia fotocopiatrice. Ho pensato di montarli facendoli fuoriuscire minimamente dalla tavoletta di base; pertanto ho dovuto inventarmi dei supporti ad hoc utilizzando un ritaglio di alluminio.

 

 

 

 

Il sostegno porta-asse l'ho ricavato da un pezzo di plexiglass di grosso spessore, esso è costituito da due elementi che ospitano ognuno un cuscinetto flangiato a servizio dell'asse del disco. I bordi li ho rasati con un pezzo di vetro, poi lucidati con pasta abrasiva bianca.

 

 

 

L'asse è conformato in modo da avere una testa con sotto di essa un colletto quadrangolare forato sui quattro lati; due cave per l'inserimento degli anelli elastici di ritegno e l'estremità sagomata ad esagono per l'accoppiamento all'avvitatore.

 

 

Il disco rotante l'ho realizzato completamente in ottone, su di esso, dopo aver ricavato i fori e le asole come si vede dalle foto, ho inciso, lo stesso disegno geometrico riportato tra i ganci della masuola.



La scarsa praticità lamentata da alcuni modellisti circa la legatura dei legnuoli al disco rotante, mantenendoli con la stessa tensione, mi ha fatto realizzare, senza non poca fatica, un sistema di aggancio rapido. Dico con fatica perché ho dovuto testare diversi sistemi alla tensione dei cavi. Alla fine ho adottato quello che si è rivelato veramente efficace. Quest'ultimo resta la caratteristica principale del mio disco.



L'idea è questa: una volta assicurato con una gassa il legnuolo, il trefolo o il cordone al gancio della masuola, passare l'altro capo nell'apposita asola a bocca di forno e tenendola in tensione con una mano coll'altra stringere, senza forzare, la rotella zigrinata. Questa operazione serrerà il cavo tenendolo fortemente vincolato.
Il disco prevede sei sistemi di bloccaggio ognuno dei quali è composto da cinque pezzi. Tre non presentano difficoltà di costruzione in quanto si tratta di pezzetti d'ottone semplicemente forati; uno ha bisogno di essere saldato ad un'astina filettata; l'ultimo, più complesso, la rotella, bisogna tornirlo, fresarlo e filettarlo.

 

 

 

 

 

 


Decommettere un cavo comporta l'allontanamento della parte mobile dalla masuola, viceversa commetterlo si ha l'effetto contrario. L'avvicinarsi alla masuola è un movimento che viene automatico dalla torsione. L'allontanamento, quindi la retromarcia deve essere indotta mediante una piccola zavorra penzolante dalla coda della macchina e che sarà l'esperienza di ognuno a quantificare. Anche per l'avvicinamento in alcuni casi bisogna zavorrare la macchina. Per questo ho messo un piccolo gancio in coda alla tavoletta e piazzato centralmente, giusto dietro al motore un tondino che può ricevere i comuni dischi da 500 g. da pesista.

 

 

 


Per il motore e la parte elettrica vale quanto già detto per la masuola.

 

 

 

 

 

 

 

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Renato Brunetti WebMaster