• Rilegare i fascicoli

― Come rilegare i fascicoli

 

1. prepariamo i fascicoli e le sguardie

La prima cosa da fare è la preparazione dei fascicoli. Per fascicolo si intende un gruppo di fogli sovrapposti, solitamente non più di cinque, piegati in due in modo da formare il doppio delle pagine rispetto al numero dei fogli. I più comuni fascicoli che ci capiteranno da rilegare sono quelli delle raccolte in edicola, le riviste oppure quelli ricavati dallo smontaggio di libri che hanno bisogno di essere restaurati; ma per quest'ultimi ne riparliamo.
Se è opportuno, per ogni fascicolo eliminiamo la copertina e ci assicuriamo di quanti ne serviranno per formare il nostro volume. In ogni caso eliminiamo i punti metallici avendo l'accortezza di aprirli preventivamente per poi sfilarli e non strappandoli con la pinza levapunti.
Un'altra cosa da fare con attenzione è l'ordine dei fascicoli secondo la numerazione delle pagine, per distrazione può succedere di collocare un fascicolo fuori dalla sua giusta posizione. L'operazione successiva è la preparazione delle sguardie ricavate da due fogli piegati in due. Le sguardie, vengono incollate al primo ed all'ultimo fascicolo, a loro funzione è quella di unire la copertina al libro. Solitamente sono ricavate da fogli di carta bianca (almeno di 120 g/mq.) o colorata, l'importante è che facciano pendant con il libro.

 



Una volta che i fascicoli sono pronti, pareggiarli dal lato del dorso, magari battendoli su di un piano rigido e bloccarli nella morsa (*) tra due tavolette di legno facendoli fuoriuscire per un paio di centimetri. Segnare con una matita aiutandosi con una squadra a cappello le tracce che poi saranno i solchi fatti con un seghetto da metalli. Il criterio di tracciatura è questo: una traccia a 1,5 - 2 cm ai due estremi del volume e lo spazio tra queste due equamente suddiviso da:

2 tracce per i volumi alti da 10 a 15 cm
3 tracce per i volumi alti da 16 a 28 cm
4 tracce per i volumi alti da 28 a 38 cm
5 tracce per i volumi alti da 39 a 50 cm


 

i solchi ricavati sulle tracce centrali serviranno ad ospitare le cordicelle di canapa, mentre i due laterali le catenelle; in ogni caso serviranno anche a creare i forellini per facilitare la cucitura.



2. la cucitura


Sicuramente quella della cucitura è un'operazione più semplice da fare che da descrivere. Con i disegni e le foto che seguono spero di rendere più chiara tale operazione. I fascicoli si montano insieme cucendoli opportunamente contro delle cordicelle di canapa. Per fare questo abbiamo bisogno di un telaio da cucitura (*). Inizialmente prendendo come riferimento un fascicolo, tendiamo sul telaio le cordicelle nello stesso numero dei solchi centrali. A questo proposito ottimizzo il consumo dello spago in canapa facendone un rotolino per ogni cordicella, ne fisso un capo all'astina inferiore del telaio ed assicuro il resto della matassina all'asta superiore utilizzando delle pinzette da cartoleria. Vien da se che una volta tagliata la cordicella nella parte superiore del volume ci sia solo un piccolo sfrido per la parte inferiore. Per la cucitura useremo un ago da 5-6 cm e del filo di cotone forte. Lo spessore del cotone viene scelto in funzione della grossezza del volume e dal numero di fogli che compongono il fascicolo. Per la maggioranza dei casi: fascicoli da 5 fogli alti 20-30 cm, il "Filoforte Tre Cerchi
n. 16" oppure il "Cucirini Leoncino n. 16" vanno bene.

 



Poi prendiamo l'ultimo fascicolo lo posizioniamo contro le cordicelle. Infiliamo l'ago iniziando dal primo forellino a destra del fascicolo facendolo fuoriuscire dal centro di esso nella parte interna, tiriamo il filo fino a lasciare fuori una coda di 5 cm. Infiliamo l'ago nel forellino successivo facendolo fuoriuscire a destra della prima cordicella. Infiliamo nello stesso forellino però a sinistra della cordicella in modo da cingerla. Fuoriusciamo dal secondo forellino a destra della seconda cordicella e rientriamo dallo stesso forellino a sinistra per cingerla. Ripetere la stessa operazione per la terza cordicella per poi riuscire con l'ago dall'ultimo forellino all'estremità sinistra del fascicolo.


Tesare quanto basta senza spezzare il filo e sovrapporre il penultimo fascicolo infilando l'ago nell'ultimo forellino di sinistra facendolo fuoriuscire all'interno. Infilare l'ago nel penultimo forellino facendolo fuoriuscire a sinistra della terza cordicella e rinfilarlo lo stesso forellino a destra della cordicella fino a cingerla. Continuare come già abbiamo visto per l'ultimo fascicolo del libro (il primo ad essere cucito) fino a fuoriuscire nel primo forellino di destra. Tesare il filo e contemporaneamente con le dita assestare i fascicoli contro le cordicelle. Legare il filo alla coda di 5 cm che avevamo lasciato penzoloni.



Sovrapporre il terzultimo fascicolo, infilare l'ago nel primo forellino di destra e farlo fuoriuscire dall'interno del secondo forellino alla destra della prima cordicella, infilarlo attraverso lo stesso buco a sinistra della cordicella per cingerla. Continuare come già visto fino all'uscita dell'ago dall'ultimo forellino. A questo punto tesiamo il filo sistemando contemporaneamente i fascicoli contro le cordicelle. Procediamo a questo punto a fare il primo nodo della catenella di sinistra: infiliamo l'ago tra l'ultimo fascicolo posizionato e quello immediatamente sotto in corrispondenza del'ultimo forellino facendolo passare dietro al filo. Tiriamo il filo fino ad ottenere un occhiello dentro il quale infileremo l'ago e teseremo il filo. Continuiamo posizionando un nuovo fascicolo e ripetere l'operazione di cucitura. Ripetere la stessa operazione per tutti i fascicoli.



3. Sistemazione delle cordicelle taglio e formatura del dorso.

Operazioni successive alla cucitura sono la sistemazione delle cordicelle e la formatura del dorso. Accorciamo le cordicelle a 2,5 - 3 cm, sfilacciamoli con la punta di un chiodo e con una spazzolina di metallo ed incolliamoli sulle sguardie.


Rifiliamo il lato opposto al dorso.



La formatura del dorso si svolge in tre fasi: l'arrotondamento, il montaggio dei capitelli e l'incollaggio della tela di rinforzo.
La rotondità del dorso si ottiene utilizzando un martello, meglio se di legno, gomma o bachelite. L'operazione viene eseguita su di un piano rigido. Battere con il martello, adeguatamente, lungo lo spigolo del dorso accompagnando, con l'altra mano, il libro nell suo naturale scivolare su di un lato. Ripetere l'operazione sul secondo spigolo.



Controllare che la rotondità che assume il dorso man mano che viene formato sia simmetrica ed uguale per tutta l'altezza del volume. Dare un velo di colla e all'asciugatura rifilare la testa ed il piede del libro.



Il capitello è una sorta di nastrino in cotone colorato che va collocato alle estremità del dorso ed ha una funzione solamente estetica. Dopodicché si incolla, centrandola sul dorso, una striscia di garza da legatore alta quanto il volume meno 1 cm e larga quanto lo spessore del dorso più 4 cm per ogni lato.



4. La copertina preassemblata

Il metodo più semplice per "cartonare" un libro è quello di ricorrere alla copertina preassemblata. Le parti necessarie sono: 2 cartoni per i piatti, un cartoncino per l'anima del dorso, il rivestimento.



I cartoni per i piatti avranno uno spessore da 1,5 - 2 o 3 mm a seconda della grandezza del volume. L'altezza sarà quella del volume più 1 cm mentre la larghezza dovrà essere uguale a quella del volume. (ovviamente si sta parlando di volume già rifilato).
Per l'anima del dorso basterà un cartoncino leggero 500 g/mq va bene. L'altezza dovrà essere uguale a quella dei piatti mentre la larghezza sarà pari allo spessore del volume più lo spessore dei piatti.
Diveri materiali si prestano per il rivestimento della copertina. Carte di varie fogge, similpelle, tela, pergamena, pelle ... Per questo esempio illustrerò un rivestimento in mezza tela. Per prima cosa tagliare un pezzo di tela alto quanto l'anima del dorso più 4 cm e largo quanto l'anima più la metà della larghezza del piatto più 1 cm. Disegnare nel rovescio, con una matita, l'impronta dell'anima e i limiti dei piatti.



incollare nel rettangolo centrale (rosso in figura) il cartoncino-anima, incollare poi nell'area tratteggiata i due piatti.



Rimboccare, incollandole le eccedenze da due cm per lato.



ricavare poi i due pezzi che andranno a rivestire i piatti ( in marroncino nelle figura). Essi saranno più grandi delle dimensioni del piatto in ragione di 4 cm in altezza e 2,5 cm in larghezza. Incollare sovrapponendo di mezzo centimetro i pezzi di rivestimento sulla parte telata. Tagliare gli angoli a 45° come si vede in figura, mantenendosi ad un paio di mm dallo spigolo del cartone del piatto.



rimboccare incollandoli i sei lembi.




5. Montaggio della copertina

Il montaggio della copertina preassemblata non presenta alcuna complicazione. La prima cosa da fare è l'arrotondamento dell'anima. L'operazione è estremamente semplice: basta formare la rotondità voluta plasmando con le mani il cartoncino dell'anima contro un manico di scopa.



Poi inserire il volume all'interno della copertina e centrarlo rispetto ad essa. Senza far perdere la posizione ottenuta appoggiare il libro e aprire la copertina infilando un foglio di acetato più grande del volume al centro delle sguardie (l'acetato serve solo a proteggere il volume da inavvertite schizzate di colla con le dovute conseguenze). Spalmare di colla la sguardia, sfilare l'acetato e chiudere la coperta avendo l'accortezza di non farla spostare. Dopo una leggera pressione dei palmi delle mani sul piatto, girare il volume e ripetere l'incollaggio. Stringere a questo punto il volume nella morsa (*) tra due tavolette dentate e sovrapporre un peso in corrispondenza dei piatti.


La tavoletta dentata di cui sopra serve per la formazione delle fossette, le quali non sono altro che due canali che corrono lungo gli spigoli del dorso. La loro funzione oltre che a dare un gradevole garbo estetico al volume rendono una più facile apertura del libro.



Su uno dei lati lunghi di una tavoletta di abete listellare 350 x 240 x 18 mm ho incollato un listello di legno duro (ramino) 350 x 20 x 3 mm arrotondando esternamente il dentino che si viene a creare per la differenza di altezza dei due elementi.



Una volta asciugato, il volume liberato dalla morsa si presenta così

 


 

 

(*) vedi Combinata Telaio-Morsa-Taglierina nella sezione Idee

 

6. Filmati

 

Sistemare le cordicelle

 

 

La cucitura

 

 

La rifilatura

 

 

Preassemblaggio della copertina

 

 

Montaggio della copertina

 

 

 

Copyright Gaetano Bracale © 2018. Tutti i diritti riservati. | Privacy Policy

Renato Brunetti WebMaster